L’ impingement subacromiale è una sindrome infiammatoria molto diffusa, questa si relaziona spesso a dolore cronico alla spalla.
La causa della patologia risiede nel restringimento della porzione subacromiale, ovvero quello spazio ristretto posto tra l'acromion della scapola e la testa dell'omero all’interno del quale vi si trova la borsa subacromiale ed i tendini dei muscoli della cuffia dei rotatori.
Il ristringimento è dettato da cause anatomiche e/o da alterazioni funzionali della spalla, si parla quindi di traumatismi ripetuti o più facilmente di squilibrio dei muscolo stabilizzatori dell’articolazione, ovvero della cuffia dei rotatori (sovraspinoso, sottospinoso, sottoscapolare e piccolo rotondo).
Biomeccanicamente l’area anatomica di scorrimento si restringe con l’ elevazione dell’arto oltre i 45°, la borsa subacromiale ha il compito di protegge i tendini durante il movimento; nel caso di impingement si verifica una riduzione nella scorrevolezza dei tendini, questi rimanendo intrappolati nello spazio subacromiale vanno a strofinarsi contro l'acromion, il meccanismo determina un’irritazione la quale poi sfocia in un'infiammazione dei tendini stessi con sofferenza dei muscoli della cuffia e della borsa subacromiale.
Questa sindrome può condurre ad una graduale degenerazione dei tendini e, con il tempo, persino alla loro rottura.
La sindrome subacromiale, a seconda della gravità con cui si presenta, si manifesta con: dolore alla spalla, rigidità e limitazione del movimento articolare, riduzione della forza muscolare, indebolimento e formicolio del braccio, dolore esteso al collo, sensazione di calore locale.
Il trattamento dell'impingement subacromiale, a seconda che si intervenga per tempo e che si risponda positivamente alle terapie, è in primo luogo conservativo, solo in una seconda fase viene considerato l’approccio chirurgico.
Il medico, oltre a dedicarsi alla diagnosi della sindrome, può indicare l’assunzione di analgesici, FANS e miorilassanti con il fine di limitare gli episodi sintomatici e consentire alla spalla il movimento.
L’infiltrazione articolare di corticosterioidi è limitato alle gravi infiammazioni;
una terapia ancora in fase di affermazione consiste in infiltrazioni con il PRP (Platelet-Rich Plasma), ovvero nell'iniezione di piastrine prelevate dallo stesso paziente che promuovono la riparazione tissutale.
Il trattamento chirurgico (acromioplastica per via endoscopica o tecniche a cielo aperto mini invasive) è limitato ai casi più gravi di conflitto subacromiale che non rispondono all'approccio conservativo e presentano deficit funzionali significativi.
La terapia osteopatica inquadra la problematica dell’impingement nell’aspetto globale del paziente e in tutti i sistemi che possono essere interessati durante l’esecuzione del movimento.
Il trattamento interviene sul sistema neuro muscolo scheletrico, sulla componente articolare, sul sistema fasciale, e sulla dinamica dei tutti gli altri distretti corporei in base alla diagnosi causale attribuita al gesto disfunzionale.
Il trattamento mira alla rimozione delle rigidità e ripristino della mobilità fisiologica dei sistemi, riprogrammazione dei patterns neuromuscolari complessi che controllano i movimenti delle strutture in oggetto, riequilibrio propriocettivo dell’area interessata e dei diaframmi principali con tecniche miste, riduzione delle disfunzioni vertebro-vertebrali e costovertebrali toraciche.
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