Disturbi e Trattamenti
terapeutici mirati

Osteo: dal greco ostéon=osso; Pata: dal greco pathos=sofferenza

“L’osteopatia è un fondato e riconosciuto sistema di diagnosi e trattamento, che pone la sua principale enfasi sull’integrità strutturale e funzionale del corpo. L’osteopatia riconosce che molti dolori, invalidità e danni causati dalla malattia, originano da abnormalità della funzione della struttura corporea”.

Disturbi e Trattamenti
Ernia Cervicale

Quando si parla di ernie del disco, siano esse cervicali, lombari dorsali, queste sono spesso associate ad altri termini quali “bulging discale” o protrusione discale.

 

Il “bulging discale” e la protrusione rispecchiano non una vera ernia discale, ma una situazione in cui le fibre dell’”anulus” discale sono stirate, allungate con perdita della loro elasticità senza essere interrotte. Questa situazione di debolezza della parete, permette al disco di affacciarsi nel canale vertebrale (protrusione) essendo ancora contenuto nell’anello fibroso (prima fase), cui può seguire una degenerazione completa del disco, o di erniazione, per rottura delle fibre(seconda fase). Nell’ernia discale  l’anello fibroso si rompe sotto la spinta del nucleo polposo che fuoriesce. 

Per cervicalgia si intende “dolore cervicale o del collo”(algia = dolore). Il dolore si può manifestare solo al collo unilateralmente o bilateralmente oppure originare dal collo e irradiare verso le spalle (trapezi o), nei casi più gravi alle braccia.

Cause di ernia e discopatia in genere
Nella maggior parte dei casi uno sforzo brusco o prolungato, una postura scorretta, l’utilizzo massiccio di mouse tastiera e trakpad possono dare il via a dis-funzioni delle strutture cervicali. Nel  tempo queste disfunzioni, costringendo le articolazioni ad un lavoro asimmetrico e massiccio possono portano a patologie degenerative del disco (discopatie) quail protrusioni, bulging e nei casi più gravi ernie.

Le degenarazioni del disco intervertebrale coinvolgono prevalentemente gli anelli interposti tra C5-C6 (la V e VI vertebra cervicale) e C6-C7 (la VI e VII vertebra cervicale) con manifestazione dolorifica alla base del collo e alle spalle; le strutture più alte, per esempio C1-C2 (dove non vi è disco intervertebrale) sono invece più esposte a disfunzioni che originano dall’apprato stomato-gnatico (denti e bocca) o da difetti di visione e possono generare mal di testa. 

I sintomi e segni riconducibili a problematiche dei dischi intervertebrali cervicali sono innumerevoli: dolore al collo (cervicalgie), torcicollodolore e difficoltà a girare il capo (rigidità), sensazione di rigidità nel piegare il capo verso lo sterno, indolenzimento delle spalle e della schiena, fatica a rimanere in piedi a lungo, rigidità articolare, vertebrale e muscolare, dolore irradiato dal collo al braccio, nella regione scapolare fino alla mano e alle dita, parestesie (formicolii, sensazioni di calore, ecc.) al braccio e mano, leggeri tremori muscolari.

Trattamento medico

La diagnosi si basa sulla storia del paziente e sull'esame obiettivo (movimento del collo, valutazione neurologica) che esclude o di ricava elementi di sospetto, da cui seguono indagini diagnostiche come  TAC,  R.M.N., elettromiografia (muscoli) e i potenziali evocati (midollo).
La terapia medica mira al controllo dell'infiammazione e del dolore. I farmaci più comunemente impiegati sono i FANS (farmaci antinfiammatori non steoirdei) che associano in proporzioni più o meno diversa, anche un'attività analgesica. Quando si vuole un'azione più intensa si possono associare cortisonici ed antidolorifici, con miorilassanti, se è presente spasmo muscolare. Si consiglia anche per  qualche tempo l'uso di un collare. Sono abbinate alla cura medica solitamente tecniche fisioterapiche di trazione e la laser-terapia e/oionoforesi per alleviare i sintomi.

Trattamento osteopatico

Il trattamento delle discopatie cervicali quail ernie e proutrusioni presuppone un lavoro di test e anamnesi importante allo scopo di definire grado e tipo ei lesione. Non è un lavoro sul sintomo, ma sulla rimozione delle rigidità e il ripristino di mobilità delle strutture che si oppongono ad una posizione vertebrale corretta o quantomeno antalgica: la rimozione delle rigidità della zona testa collo, delle interferenze meccaniche dell’arto superiore se presenti, dell’apparato digerente, la riprogrammazione dei patterns neuromuscolari complessi che controllano i movimenti delle strutture in oggetto, il riequilibrio dei diaframmi principali con tecniche miste strutturali e di riprogrammazione, la riduzione delle disfunzioni vertebro-vertebrali e costovertebrali toraciche sono alcune delle tecniche utilizzate.


Raramente il trattamento prevede manipolazioni dirette o “Thrust” a livello cervicale sostitute da manipolazioni ad energia muscolare che sfruttano le contrazioni muscolari attive del paziente e seguite da manipolazioni di ricondizionamento fasciale, cranio sacrale e viscerale. Come per ogni trattamento osteopatico non esiste un vero e proprio protocollo: ogni paziente è di per sé unico e viene trattato nel modo più semplice ed efficace possibile.

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